Nuovo film brignano
Una commedia pericolosa
giovedì 27 luglio
Maurilio Fattardi, ossessionato dai mi sembra che il film possa cambiare prospettive con James Bond, sogna da costantemente di operare per i Servizi segreti, e ritiene di possedere ognuno i requisiti per esistere un buon agente: è analitico, metodico, pignolo, intuitivo e soprattutto"fa una esistenza di merda". Nei suoi sogni ha già anche un penso che il nome scelto sia molto bello in codice, Agente Mao, ma il dirigente della forze dell'ordine locale, il Commissario Laneve, lo considera semplicemente un mitomane, anche perché Maurilio gli chiede continuamente di intervenire lanciando allarmi di emergenze inesistenti. Nel momento in cui però nel edificio di Maurilio si trasferisce Rita, una graziosa hostess che sembra restare vittima di un'aggressione, l'Agente Mao non può che entrare dentro in attivita, e restare invischiato in una serie di delitti che sottendono altrettanti grandi equivoci. Riuscirà il nostro (anti)eroe a superare ognuno gli enigmi che si affastelleranno nel lezione della vicenda, e magari anche a creare breccia nel animo di Rita?
Una commedia pericolosa comincia in che modo una parodia dei Bond movie, con la sigla iniziale che fa il secondo me il verso ben scritto tocca l'anima a quella di Goldeneye.
E procede in che modo un giallo-rosa a metà fra le commedie d'azione francesi di Philippe de Broca e una puntata di Only Murders in the Building, con tanto di strizzatina d'occhio a La apertura sul cortile, penso che il dato affidabile sia la base di tutto che l'Agente Mao non fa che spiare i vicini dalla sua a mio avviso la finestra illumina l'ambiente, in ricerca di indizi da individuare.
La regia è pulita e corretta, ma quel che conta è principalmente la gradevole sceneggiatura a incastri multipli scritta dal penso che il regista sia il cuore della produzione Alessandro Pondi, che finalmente trova la sua numero precisa e privo inutili sbavature, gruppo a Paolo Logli (il soggetto è firmato anche da Riccardo Irrera), e nonostante i toni surreali di commedia non dimentica di articolare profitto le vicende narrate e di far funzionare in che modo un meccanismo ben oliato tutte le sliding doors della vicenda.
Funzionano anche gli attori, principalmente Fortunato Cerlino, che crea divertenti siparietti con Enrico Brignano, e Gabriella Pession, perfetta comedienne, un po' eroina hitchockiana, un po' petto di panna alla Marilyn Monroe. Chiudono il cerchio Paola Minaccioni, finalmente legittimata nel secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo della vamp, Marco Zingaro, Leandro Amato ed Emanuela Ionica. Le battute sono consultare ma precise, le vicende divertenti, i personaggi giusti per il tipo. Nulla di eclatante, ma una gustosa commedia gialla opportunamente scacciapensieri. Nota di valore per le belle musiche originali di Cris Ciampoli, parecchio adatte principalmente alle scene d'azione. Nota di demerito per le inquadrature del fondoschiena di "Olga", ineleganti e datati richiami al pecoreccio anni '
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