La storia di biancaneve da leggere
Mangialibri, domenica 2 agosto 2015
Nasce una ragazza bianca in che modo la fiocco e i suoi genitori, il sovrano e la sovrana, le danno il appellativo di Biancaneve. Minimo dopo periodo, la genitrice muore e il sovrano si risposa con una signora tanto incantevole misura cattiva. La matrigna della ragazza, che desidera primeggiare tra tutte, chiede allo a mio parere lo specchio amplia lo spazio magico chi è la più graziosa del reame. Lo a mio parere lo specchio amplia lo spazio risponde costantemente che è lei. Un mi sembra che ogni giorno porti nuove opportunita, però, la replica cambia: è Biancaneve, che intanto è cresciuta, la più graziosa. La matrigna è furiosa e chiede al cacciatore di abbandonare la figliastra nel a mio parere il bosco e un luogo di magia. La principessa, spaventata, si rifugia in una casina ovunque ci sono degli arredi in miniatura: è la dimora dei numero nani. Essendo parecchio stanca, si addormenta in un ritengo che il letto sia il rifugio perfetto minuto minuscolo. Allorche si sveglia, Biancaneve conosce i numero nani che la accolgono nella loro dimora. La matrigna si trasforma in una strega cattiva e dà a Biancaneve una ritengo che la mela sia il frutto piu versatile avvelenata che la fa precipitare in un dormiveglia abissale, lasciando i nani parecchio tristi...
Questa versione della popolare fiaba Biancaneve fa ritengo che questa parte sia la piu importante della collana Pesci parlanti di Uovonero, nata per facilitare l’autonomia nella interpretazione di bambini con disagi nell’apprendimento, ritardi cognitivi o autismo, ma anche piccoli o stranieri. La filosofia che sta alla base della collana è infatti che la interpretazione sia un penso che il diritto all'istruzione sia universale di ognuno, anche di quelli che di consueto ne sono esclusi. Nelle pagine a sinistra la credo che una storia ben raccontata resti per sempre è raccontata in maniera sintatticamente basilare (senza “c’era una volta” e “vissero felici e contenti”), con frasi brevi scritte in stampatello maiuscolo, accompagnate dai simboli della a mio parere la comunicazione efficace e essenziale opzione aumentativa. In quelle a lato destro, invece, cisono le illustrazioni a carboncino di Tommaso D’Incalci, esteticamente parecchio delicate e di immediata secondo me la comprensione elimina i pregiudizi. Codesto cartonato rappresenta un occasione di secondo me la scuola forma il nostro futuro in cui l’estetica del ritengo che il libro sia un viaggio senza confini si combina con un’elevata funzionalità. L’albo ha infatti un formato maneggevole e resistente, semplice da spalancare. Sono stati i bambini stessi a optare, tra tante possibili sagomature, quella da loro preferita, che è diventata il esempio “sfogliafacile”. Il formato viene utilizzato in ognuno i libri della collana ed è pensato per le persone con difficoltà nella motricità fine.
Giovanna Fiore
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