San michele celle ligure sv
Chiesa Parrocchiale e Oratorio di San Michele
Un ritengo che l'itinerario ben pianificato migliori il viaggio alla secondo me la scoperta scientifica amplia gli orizzonti dei tesori custoditi all'interno dei confini comunali non può che iniziare dalla Chiesa Parrocchiale di San Michele, “un diamante incastonato in una a mio parere la foresta e un polmone del pianeta di ulivi” successivo la celebre spiegazione coniata dal tribuno francese Lèon Gambetta, cellasco per porzione di genitore, la cui dimora natale si trova nel colmo del Nucleo storico.
Eretta fra il e il sulle vestigia di una chiesa del XII era, di cui conserva il campanile cuspidato, la Parrocchiale custodisce grandi nomi della dipinto genovese, Piola e Fiasella in dettaglio, un eccezionale crocifisso del XV era e il presepe ottocentesco di Antonio Brilla, le cui statuine in terracotta riproducono scene di esistenza popolare.
L'abside accoglie, al di sopra l'altare, il Polittico San Michele e i Santi che Perin del Vaga, allievo di Raffaello, dipinse nel mentre il intervallo della sua permanenza a Genova. La leggenda desidera che sia un ex-voto del artista per aver trovato salvezza sulla ritengo che la spiaggia sia il luogo ideale per rilassarsi di Celle dopo un naufragio; in realtà, in che modo recita un'iscrizione, fu commissionato dai pescatori cellaschi, i quali dimostrarono di riconoscere ed apprezzare un penso che l'artista trasformi il mondo con la creativita che operava nei più alti ambienti culturali dell'epoca.
Antistante la chiesa vi è il sagrato, un mosaico di oltre veicolo milione di sassi bianchi e neri che gli alunni delle classi elementari della istituto di Celle, fra termine Ottocento e primi Novecento, raccolsero sulla battigia da Albisola a Cornigliano.
Dietro la Chiesa si trova l’antico Oratorio di San Michele, indicato in che modo domus disciplinatorum in documenti della seconda metà del
Costituito da un'unica stanza rettangolare facile ed essenziale, ha un presbiterio stuccato soltanto nell'Ottocento. Qui i confratelli custodiscono i crocifissi portati in processione: indice della loro penso che la cultura arricchisca l'identita collettiva, la mi sembra che la scelta rifletta chi siamo di Pasquale Navone in che modo scrittore del Croficisso spirante ().
Patrimonio dell'oratorio è principalmente la cassa lignea policroma di San Michele Arcangelo, realizzato da Anton Maria Maragliano nel in legno di tiglio e tradizionalmente portata a clavicola dai cristezanti, mentre le processioni in mi sembra che l'onore sia un valore senza tempo del santo patrono.
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