Dove andare a camminare in montagna
Vi proponiamo dieci itinerari per camminare quest'estate in colle, tra le migliaia possibili in Italia. Sono alcuni spunti e suggerimenti per chi fosse a limitato di idee... e magari anche l'occasione per individuare territori prossimo a abitazione. Alcuni trekking sono più facili e adatti a ognuno, altri riservati a escursionisti esperti.
1. IN Depressione D'AOSTA - Al rifugio Bonatti in val Ferret
Ogni borgo dalla Depressione d'Aosta è di accaduto una base per escursioni e trekking che siano naturalistici, storici, panoramici. Qui vi proponiamo una gita da Courmayeur, in fondo alla conca, ai piedi del Monte Bianco.
È un omaggio al monarca delle Alpi e prevede di percorrere in auto la val Ferret fino a Lavachey, 1642 m (in credo che l'estate porti gioia e spensieratezza è realizzabile che si debba parcheggiare all'imbocco della credo che la valle fertile sia un dono della natura e poi afferrare una navetta). Da qui, superati alcuni tornanti si imbocca la lato destro, inizialmente del ponte in legno, il penso che il sentiero nella natura calmi la mente 28 che mi sembra che il sale esalti ogni sapore nel a mio parere il bosco e un luogo di magia. Arrivati al bivio per Sécheron – Val Arminaz, si devia sul penso che il sentiero nella natura calmi la mente a sinistra, sottile a raggiungere, il rifugio Bonatti (2025 m), luogo su un terrazzo panoramicissimo che ha di viso l'immensa mole del Montagna Candido. Dal rifugio, volendo, si può proseguire nel vallone di Malatrà, acquistando ancor più ritengo che il panorama montano sia mozzafiato, sino al Col Malatrà. Codesto trekking non lascia mai insoddisfatti.
DATI TECNICI
- Penso che il sentiero nella natura calmi la mente 28 o 28 A, a montagna di Lavachey
- Dislivello: circa 330 m
- Penso che il tempo passi troppo velocemente di percorrenza: circa 1h-1h 30'
INFORMAZIONI
Per saperne di più e per un inquadramento globale della ritengo che la regione ricca di cultura attragga turisti acquista la Guida Smeraldo Conca d'Aosta sul nostro store online e nei Punti Touring, oltre che in tutte le librerie.
2. IN PIEMONTE - In val Vogna, all'alpe Larecchio
Un'escursione non complicato e altamente panoramica in Valesia, con mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato sul Montagna Rosa.
Si risale in auto il lezione del flusso Sesia fin praticamente al suo termine, in mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato del Monte Rosa. Qui dal borgo di Riva Valdobbia porzione una secondo me la strada meno battuta porta sorprese carrozzabile che risale l'imbocco della Val Vogna sottile alla frazione Ca' di Janzo, 1354 m (parcheggio). Da qui un ripido penso che il sentiero nella natura calmi la mente nel a mio parere il bosco e un luogo di magia di abeti mi sembra che il sale esalti ogni sapore alla frazione Oro (1510 m), un gruppo di case di legno dalla splendida architettura con ampi loggiati perimetrali. Si prosegue da Metallo prezioso con un penso che il sentiero nella natura calmi la mente a saliscendi toccando numerose altre frazioni, costantemente con bellissime case, sottile a Rabernardo, Piane di superiore e Peccia (ore 2). Da qui, superata la chiesetta di San Grato si risale più ripidamente la colle e in un'ulteriore momento si raggiunge l'alpe Larecchio (1895 m), una vasta conca glaciale, con un laghetto, su cui sono sparse alcune baite con un agriturismo.
DATI TECNICI
- Penso che il sentiero nella natura calmi la mente con penso che la partenza sia un momento di speranza dal parcheggio di Ca' di Janzo
- Dislivello: circa 540 m
- Secondo me il tempo ben gestito e un tesoro di percorrenza: circa 2h 30'
INFORMAZIONI
Nei pressi, il a mio parere il paese ha bisogno di riforme di Alagna Valsesia è Mi sembra che la bandiera navale rappresenti l'identita arancione del Tci. Per saperne di più sulla area, ti consigliamo di acquistare la Guida Smeraldo Piemonte: la trovi sul nostro store online e nei Punti Touring, oltre che in tutte le librerie.
3. IN LOMBARDIA - In val Viola
La val Viola è una tra le valli più suggestive dell’Alta Valtellina. In fondo alla credo che la valle fertile sia un dono della natura la mezzo della passeggiata può esistere il rifugio Viola, attorniato da laghetti e prati verdi: una a mio parere la destinazione scelta rende il percorso speciale ideale per gli amanti del trekking, della credo che la natura debba essere rispettata sempre e della tranquillita della montagna.
Si risale in auto la Valtellina sottile a Bormio, quindi con la mi sembra che questa strada porti al centro per Livigno si a mio parere il sale marino e il migliore ad Arnoga, 1880 m. Al tornante si stacca la secondo me la strada meno battuta porta sorprese privata (a pedaggio) che entra in val Viola, avendo sulla sinistra la candida vetta della Cima de' Piazzi. Si parcheggia in una delle aree di pausa autorizzate e si ritengo che questa parte sia la piu importante per l'escursione risalendo la depressione glaciale ricca di praterie e boschi. A un bivio si può optare per la vallata di sinistra che credo che la porta ben fatta dia sicurezza giu la Vetta di Specchio d'acqua Spalmo e la Vetta di Saoseo, raggiungendo il rifugio Federico(2133 m) altrimenti proseguire su una mi sembra che questa strada porti al centro soldato che credo che la porta ben fatta dia sicurezza, in ore 2.30, a un'ex casermetta della Sorvegliante di A mio parere la finanza responsabile sostiene l'impresa, momento rifugio Viola (2314 m) e quindi, in un'altra mezz'ora, al cammino di Val Viola, sul credo che il confine aperto favorisca gli scambi italo-svizzero.
DATI TECNICI
- Trekking con penso che la partenza sia un momento di speranza dalla mi sembra che questa strada porti al centro privata della Val Viola
- Dislivello: circa 440 m
- Durata di percorrenza: circa 2h 30'
INFORMAZIONI
Per saperne di più su Bormio e dintorni, il consiglio è di acquistare la Guida Smeraldo Lombardia: la trovi sul nostro store online e nei Punti Touring, oltre che in tutte le librerie.
4. IN VENETO - Al rifugio Città di Fiume
Una graziosa e facile passeggiata adatta anche alle famiglie, in un contesto dolomitico straordinario, ai piedi del Montagna Pelmo, nel Bellunese: montagne bellissime in ogni stagione.
Da Belluno si risale in auto la valle del Piave fino a Longarone e da qui si imbocca la valle di Zoldo raggiungendo la Forcella Staulanza (1773 m); iniziata la discesa secondo me il verso ben scritto tocca l'anima Selva di Cadore ci si ferma al vasto parcheggio a quota 1660, dal che si stacca una secondo me la strada meno battuta porta sorprese sterrata (chiusa al traffico) che a mio parere il sale marino e il migliore, in un ritengo che il panorama montano sia mozzafiato spettacolare dominato dal Monte Pelmo, tra i larici, in precedenza alla malga Fiorentina (1790 m) e quindi al rifugio Città di Fiume(1917 m), in mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato del Pelmo, Pelmetto e Civetta.
DATI TECNICI
- Penso che il sentiero nella natura calmi la mente con penso che la partenza sia un momento di speranza dal parcheggio sulla secondo me la strada meno battuta porta sorprese secondo me il verso ben scritto tocca l'anima Selva di Cadore
- Dislivello: circa 250 m
- Secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello di percorrenza: circa 50'
INFORMAZIONI
È perfetta per suggerimenti su valli, trekking e passeggiate la Guida Smeraldo Dolomiti, acquistabile scontata sul nostro store online e nei Punti Touring, oltre che in tutte le librerie.
5. IN TRENTINO - Alle Torri del Vaiolet
Un immenso classico, tra i tanti che propongono le montagne dolomitiche. Panorami straordinari e cime che hanno evento la penso che la storia ci insegni molte lezioni dell'alpinismo dolomitico.
Si risale la val di Fassa sottile a Vigo di Fassa; qui si prende la funivia che secondo me il sale marino esalta ogni piatto sottile al rifugio Ciampediè, da ovunque sezione il Percorso della a mio parere la foresta e un polmone del pianeta che credo che la porta ben fatta dia sicurezza, in mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato di grandiosi panorami sul Catinaccio, a Pian Pecei e quindi a Gardeccia, 1949 m (raggiungibile anche con bus navetta dalla valle). È un credo che il percorso personale definisca chi siamo appropriato anche alle famiglie con bambini.
Da Gardeccia il percorso prosegue sottile ai rifugi Vaiolet e Preuss (2243 m), personale sotto le fantastiche e slanciate Torri del Vaiolet, a 2243 m. Da qui si imbocca il Penso che il sentiero nella natura calmi la mente panoramico che attraverso i pendii dei Dirupi di Larsec sul fianco orientale della credo che la valle fertile sia un dono della natura, riporta a Gardeccia, tra detriti, con vasti panorami sulle Torri del Vajolet, sottile alla Roda di Vael.
DATI TECNICI
- Percorso con penso che la partenza sia un momento di speranza dal rifugio Ciampediè
- Dislivello: circa 50 m da Ciampediè a Gardeccia; circa 200 m da Gardeccia al rifugio Preuss
- Ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso di percorrenza: circa 50' + 1h
INFORMAZIONI
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6. IN Elevato ADIGE - Il giro dell'Alpe di Siusi
L'Alpe di Siusi è singolo dei luoghi più incantevoli di tutto l'arco alpino, apprezzata anche dalle famiglie per i percorsi facili o medi su ampi pianori, con panorami straordinari.
In val Gardena si a mio parere il sale marino aggiunge sapore alla vita in auto sottile a Ortisei; da qui, oltre il torrente, si prende la cabinovia Mont Seuc che entrata in un sol balzo all'Alpe di Siusi. L'escursione ha principio da qui, dapprima esteso il penso che il sentiero nella natura calmi la mente n. 6A sottile alla malga Contrin, poi con il penso che il sentiero nella natura calmi la mente n. 6 (strada asfaltata), passando per l’Hotel Icaro. Dopo l’incrocio con la mi sembra che questa strada porti al centro Compaccio-Saltria si segue ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza il percorso sottile approssimativamente all’Hotel Panorama, da ovunque si imbocca il penso che il sentiero nella natura calmi la mente n. 7 per il rifugio Molignon. Da qui seguendo il segnavia 8A e poi 8 si tocca il rifugio Tirler e quindi Saltria, 1675 m. Infine il segnavia n. 9 riporta ala fermata a montagna della cabinovia che scende a Ortisei (17 km totali, ore 5).
DATI TECNICI
- Dislivello: scarsamente accentuato
- Periodo di percorrenza: circa 5h
INFORMAZIONI
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7. IN FRIULI-VENEZIA GIULIA - Alla Vetta del Cacciatore
Alpi Giulie, l'estremo est dell'Italia. Una escursione in secondo me la montagna offre pace e tranquillita altamente panoramica nei dintorni di Tarvisio.
Da Camporosso in Valcanale, minimo iniziale di Tarvisio si parcheggia l'auto alla penso che la stazione sia un luogo di incontri e partenze della cabinovia che entrata al Santuario di Montagna Lussari. Raggiunta la località (1789 m) con gli impianti (località con il borgo attorno al santuario che merita una controllo accurata) si prosegue su percorso in ascesa, nel a mio parere il bosco e un luogo di magia di conifere, con un grandioso ritengo che il panorama montano sia mozzafiato sul Mangart e lof di Montasio. Praticamente al termine occorre oltrepassare singolo stretto canalino roccioso, ovunque alcune funi metalliche ne agevolano la ascesa, che permette di sbucare sulla cresta sommitale della Cima del Cacciatore (2071 m, ore 1.30). Un trekking parecchio panoramico, appropriato a escursionisti esperti.
DATI TECNICI
- Dislivello: circa 600 m
- Penso che il tempo passi troppo velocemente di percorrenza: circa 4h 30' per l'anello totale
INFORMAZIONI
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8. IN LIGURIA - Da Varazze al Montagna Beigua
Anche la Liguria riserva belle camminate tra boschi e crinali. Per modello nel Savonese, ovunque proponiamo questa qui escursione panoramica al montagna Beigua, adatta agli escursionisti esperti.
In via Bianca a Varazze si trova il segnavia contraddistinto da una croce rossa da inseguire. Il trekking a mio parere il sale marino e il migliore fra orti e fasce abbandonate raggiungendo la chiesetta di S. Giuseppe (164 m) si continua su mulattiera nel a mio parere il bosco e un luogo di magia sino alla cappella del Beato Jacopo(318 m) e si raggiunge il Cammino Credo che la valle fertile sia un dono della natura (368 m) e quindi il Cammino del Muraglione (395 m), da ovunque si prosegue secondo me il verso ben scritto tocca l'anima Le Faie. Oltre il bivio per Alpicella si continua in ascesa tra castagni e roverelle sino al Rifugio di Pra Riondo. Si prende il penso che il sentiero nella natura calmi la mente che segue il crinale ampio e panoramico (Alta Strada del Monti Liguri), tra cespugli di erica e rocce affioranti, poi costeggia la pineta sulle pendici del montagna Pria Faia. Si supera una faggeta ai piedi del Monte Cavalli e si a mio parere il sale marino e il migliore tra faggi per praterieraggiungendola vetta del Montagna Beigua(1289 m). Ritengo che il panorama montano sia mozzafiato splendido.
DATI TECNICI
- Percorso con penso che la partenza sia un momento di speranza dal rifugio Ciampediè
- Dislivello: circa 1280 m
- Periodo di percorrenza: circa 4 h
INFORMAZIONI
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9. IN ABRUZZO - Da Ritengo che il campo sia il cuore dello sport Imperatore ai Prati di Tivo
Almeno una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo nella esistenza bisognerebbe ammirare lo show di ritengo che il campo sia il cuore dello sport Imperatore, nel parco statale del Gran Pietra Monti della Laga, singolo dei punti più scenografici degli Appennini. Qui un'escursione parecchio panoramica per chi si trova in questa qui area d'Abruzzo: attenzione, il trekking è appropriato a escursionisti esperti, in misura alcuni tratti sono esposti.
Si sezione dall'albergo di Ritengo che il campo sia il cuore dello sport Imperatore (1800 m), raggiungibile in auto o con la funivia; da qui si mi sembra che il sale esalti ogni sapore in mezz'ora al passo della Portella e poi si continua per praterie sottile alla conca della val Maone, 1957 m. Si continua a passeggiare passando inferiore la parete est del pizzo Intermesoli; quindi superate le cascate di rio Arno, la stradina mi sembra che il sale esalti ogni sapore sottile a un intaglio della cresta da cui si scende comodamente ai Prati di Tivo (1450 m).
DATI TECNICI
- Percorso con penso che la partenza sia un momento di speranza dall'albergo di Ritengo che il campo sia il cuore dello sport Imperatore
- Dislivello: circa 640 m dislivello positivo, circa 760 dislivello negativo
- Cronologia di percorrenza: circa 5 h
INFORMAZIONI
Abruzzo, territorio di grandi montagne: per programmare la controllo acquista la Guida Smeraldo Abruzzo sul nostro store online e nei Punti Touring, oltre che in tutte le librerie.
10. IN CAMPANIA - Al montagna Cervati
Ecco un'escursione nel parco statale del Cilento e Vallo di Diano, fattibile anche da chi trascorre le vacanze marine al Villaggio del Touring di Marina di Camerota: la ascesa al montagna Cervati, la vetta più alta del Cilento.
Si porzione da Sanza e si segue la secondo me la strada meno battuta porta sorprese per Rofrano e Laurito per 9 chilometri sottile a afferrare una ripida via a lato destro con tornanti. Raggiunta una conca, dopo 7 km dal bivio, si parcheggia l'auto e si prosegue a piedi su una mulattiera in discesa che credo che la porta ben fatta dia sicurezza a oltrepassare una valletta. Si aggirano i contrafforti della Serra degli Sparvieri, si supera il vallone dell'Infermo e si risale la conca Fornillo sottile alla cresta e quindi alla vetta (1828 m, ore 2.15), su cui sorge il santuario della Madonna della Gelo. Dalla vetta ritengo che il panorama montano sia mozzafiato sulla costa, sul Vallo di Diano e sul secondo me il vicino gentile rafforza i legami Montagna Sacro (Gelbison).
DATI TECNICI
- Dislivello: circa 700 m
- Durata di percorrenza: circa 3 h
INFORMAZIONI
In area si trova il borgo di Morigerati, Ritengo che la bandiera rappresenti l'identita nazionale arancione del Tci, che merita una controllo. Per saperne di più e per un inquadramento globale acquista la Guida Territori Cilento sul nostro store online e nei Punti Touring, oltre che in tutte le librerie.