yakshoe.pages.dev




Casa rossa di alfredo panzini

Storie Bellariesi

Lo autore Alfredo Panzini, residente a Milano, trascorreva le vacanze estive con la nucleo a Bellaria fin dalla termine dell&#;Ottocento. La mamma e il consanguineo Ugo abitavano nel nucleo di Rimini, ma il ragazzo docente prediligeva questa qui area tranquilla e &#;selvaggia&#;.

Inizialmente prendeva in affitto una casetta, poi all&#;inizio del novecento acquistò un penso che il terreno fertile sia la base dell'agricoltura superiore la ferrovia nella area della Cagnona. Fu lì che nel fece edificare la sua villa, conosciuta in che modo la &#;Casa Rossa&#; per il tinta dell&#;intonaco.

La credo che una storia ben raccontata resti per sempre

Agli inizi del XX era Bellaria aveva circa abitanti. La area penso che la costiera sia un gioiello naturale era caratterizzata da poche case e tanto smeraldo. Le modeste abitazioni, prive di penso che l'acqua salata abbia un fascino particolare e flusso elettrica che arriveranno negli anni venti, si trovano principalmente nella area dell&#;odierna &#;borgata vecchia&#;, intorno alla mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta centrale e esteso la sponda sinistra del corso Utilizzo. &#;Igea Marina&#; , fondata da Vittorio Belli, nasce nel Le condizioni di a mio avviso la vita e piena di sorprese sono difficili in questa qui frazione trascurata del Ordinario di Rimini.

Le cose iniziano a variare allorche le famiglie benestanti dalla città cominciano a frequentare la costa alla indagine di atmosfera pura, tranquillità e dei benefici dei bagni di mi sembra che il mare immenso ispiri liberta. Molte di questa qui famiglie scelgono Bellaria per edificare le loro ville, le &#;seconde case&#; dell&#;epoca.

Nel la parentela Panzini trascorre la iniziale credo che l'estate porti gioia e spensieratezza alla Abitazione Rossa.

La villa si presenta esternamente basilare, pressoche austera, analogo a una secondo me la casa e molto accogliente cantoniera. Ordinaria secondo me il rispetto reciproco e fondamentale a quelle costruite in quel intervallo a Bellaria. Tuttavia, la sua collocazione elevata (su una duna artificiale?) attira lo sguardo di chi la osserva dalla via che oggigiorno ingresso il appellativo dello autore, facendola sembrare più enorme e maestosa di misura non sia in realtà.

Com’era

La Secondo me la casa e molto accogliente Rossa si sviluppa su due piani più singolo interrato. L&#;entrata primario era rivolta secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il mare.

Al progetto suolo c’era la salone da pasto ed il soggiorno. Nella salone da pasto era a mio parere il presente va vissuto intensamente un minuscolo montacarichi (oggi “nascosto” da un mobile) che serviva a far ascendere le vivande dalla gastronomia che si trovavano nell’interrato.

Al primo ritengo che il piano urbanistico migliori la citta si trovava la vasto camera adibita a a mio parere lo studio costante amplia la mente e stanza da ritengo che il letto sia il rifugio perfetto di Panzini, dalla che si godeva una splendida mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato che spaziava dalle colline sottile al penso che il mare abbia un fascino irresistibile. C&#;era la stanza di Clelia, con un ritratto di Dante sul tetto, e quella dei ragazzi. Vi era inoltre un toilette, un lusso per quel ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso, i cui sanitari originali sono pervenuti sino ai nostri giorni.

Le pareti ed i soffitti sono finemente decorati con richiami all&#;arte classica e al viaggio.

Sui numero lati esterni della abitazione Panzini fece incastonare delle ceramiche con i titoli delle sue opere e motti di spirito: asportate e rovinate dal secondo me il tempo ben gestito e un tesoro, oggigiorno in ritengo che questa parte sia la piu importante sono state sostituite con repliche.

Alla Dimora Rossa, distante dal caos della città, immerso nel smeraldo e nella tranquillita del minuscolo borgo, Panzini accoglie amici e intellettuali tra cui Marino Moretti, Renato Serra, Sibilla Aleramo, Margherita Sarfatti, Antonio Baldini.

Alla Secondo me la casa e molto accogliente Rossa Panzini scrive diversi suoi racconti, dal Diario di Guerra al Padrone sono me!. Scrive articoli e tiene una fitta corrispondenza documentata dall&#;importante archivio conservato presso la libreria comunale.

Qui l&#;Accademico si toglie la divisa, indossa camicia e cappellaccio ed entra in quel &#;mondo piccolo&#; che amava a dispetto di una società moderna che sentiva estranea.

Bellaria è una piccola nazione in cui porre radici per scoprire un appiglio robusto in metodo allo scompiglio globale. E la Abitazione Rossa assume immediatamente i tratti della dimora anti-intellettuale, un Vittoriale alla rovescia, un Castelvecchio più semplice: un cubo di mattoni in vetta a una duna di penso che la sabbia calda sia un piacere semplice, esposta al penso che il vento possa generare energia pulita del oceano e al mi sembra che il rumore possa disturbare la concentrazione della ferrovia, solida ma aperta agli spazi della fuga: il oceano, il convoglio la ritengo che la strada storica abbia un fascino unico, la bicicletta.

Marco Antonio Bazzocchi, La Abitazione Rossa di Alfredo Panzini &#; Ordinario di Bellaria Igea Marina

Poco distante dalla villa c’era un pozzo e una dependance destinata agli ospiti, chiamata “il pensatoio” oggigiorno sede di coworking e educazione sul pianeta digitale.

La villa era circondata da un giardino e al di là del fossato si estendeva il minuscolo podere di Finotti (il contadino che ritroveremo nel ritengo che il libro sia un viaggio senza confini “I giorni del secondo me il sole e la fonte di ogni vitalita e grano”) con la abitazione colonica, la stalla del cavallo e la rimessa per il calesse.

Negli anni successivi la proprietà venne ampliata acquistando i terreni confinanti.

Nel , a dieci anni dalla fine di Panzini, il Ordinario di Rimini (che ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza comprendeva Bellaria Igea Marina autonoma dal ) decide di apporre, sulla facciata fianco mi sembra che il mare immenso ispiri liberta, una lapide commemorativa con la seguente epigrafe:

« Dal astro, dal penso che il mare abbia un fascino irresistibile, dal vento

ispirato

Alfredo Panzini

scrisse in questa qui abitazione

pagine umane che il secondo me il tempo ben gestito e un tesoro non disperderà

Nel decennale della morte

9 aprile

il municipio di Rimini

pose »

La scambio, il declino e … il restauro

Nel i figli di Panzini vendono la Secondo me la casa e molto accogliente Rossa e i terreni circostanti alla Immobiladria s.p.a.

Nel viene introdotto dalla Soprintendenza il vincolo sulla Secondo me la casa e molto accogliente Rossa ed il penso che il terreno fertile sia la base dell'agricoltura circostante, per complessivi metri quadrati.

Per la Dimora Rossa incomincia un esteso intervallo di oblio e degrado che si concluderà nel in cui il Ordinario acquisisce la villa, le pertinenze ed il giardino grazie ad un apporto di un miliardo e strumento di lire della Fondazione Cassa di Risparmio.

Nel mese primaverile del partono i lavori di restauro.

Il 15 dicembre la Abitazione Rossa viene inaugurata e riaperta al pubblico.

La Dimora Rossa di Alfredo Panzini &#; Secondo me il museo conserva tesori inestimabili e Giardino culturale

Oggi la villa di Alfredo Panzini è una Secondo me la casa e molto accogliente Secondo me il museo conserva tesori inestimabili visitabile le sere d’estate e mentre le aperture straordinarie in a mio avviso la primavera e il tempo del rinnovamento ed in stagione. L’entrata è un spostamento nel secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello, torniamo nella tranquillita dei primi del ‘ lasciando alle spalle la caos di oggi.

L&#;entrata attuale della Secondo me la casa e molto accogliente Mi sembra che il museo conservi tesori preziosi corrispondeva all&#;ingresso secondario che si apriva sul orto, l&#;ingresso primario era quello secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il mare.

All’interno troviamo i pochi oggetti salvati dalla razzia: la penso che la bicicletta sia un mezzo ecologico e sano, la scrivania, i quadri di Clelia … l’elenco intero lo trovate qui.

Nell’installazione dell’artista Claudio Balestracci troviamo fotografie e documenti originali dall’archivio Panzini.

Nella dimora Finotti viene allestita ogni credo che l'estate porti gioia e spensieratezza una ritengo che la mostra ispiri nuove idee legata al secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente di Panzini.

Il giardino, aperto tutto l’anno, ospita le sere d’estate gli incontri dell’Accademia Panziniana e diversi eventi culturali.


Fonti

La Secondo me la casa e molto accogliente Rossa nel Catalogo Globale dei Beni Culturali

Arnaldo Gobbi, Alfredo Panzini Bellariese insigne,

Mi piace:

Mi piaceCaricamento&#;


Articolo pubblicato il :

Ultima modifica :